Lungo la Strada Statale 28 che collega il mare al Piemonte, poco prima dell’abitato di Pieve di Teco, uno strano edificio spunta nel mezzo dello svincolo.
Ignoto addirittura alla maggior parte dei residenti, custodisce all’interno una serie di colorati affreschi e una storia decisamente inattesa.
Sebbene nessuno studio approfondito sia stato fatto, gli storici interpellati concordano nell’attribuirgli il ruolo di casello del dazio, confermato dalla posizione strategica lungo una delle arterie viarie più importanti del Ponente Ligure.
Forse dal XVII secolo in tale posto di controllo si regolarizzava il transito richiedendo un dazio ai mercanti di passaggio e, probabilmente, si controllava il buono stato di salute dei passanti: era d’uso, durante le pestilenze, rilasciare attestati personali “di sanità”.

L’edificio ha ancora le pareti affrescate e la colombaia per i piccioni viaggiatori con alcuni sportelli originali in legno.
colombaia nell'interno del casello del dazio di pieve di teco
affreschi nel casello del dazio di pieve di teco
Il breve video è stato girato nel 2011. Purtroppo oggi, 2016, le condizioni di questa piccola meraviglia si sono molto aggravate, come è possibile vedere nella nostra foto sferica. Oltre al tempo, l’inciviltà ha lasciato il segno.
Vorremmo che il nostro breve racconto possa essere utile a salvare il casello prima che avvenga l’irreparabile.
N.B. l’edificio non è di proprietà del Comune che è informato sul nostro raccontare.

Written by Nicola Ferrarese